Paggena:Altavilla - Lo stracchino de no rano lo piezzo.djvu/44

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SCENA IV.

Restili, e detti.

Boa. (nel comparire resta sorpresa vedendo Carlo} Comme... die... vuje!..

Car. Io vi presentò colai pel quale palpita ìT vostro cuore, ( indica Pul. ) vostra madre non è fai casa, potete liberamente parlargli.

Cri. (piano a Pul. ) ( A te: dà fuoco. )

Pul. (Pitbù)

Cri. (Dàfaoeo: intendo dire — principia il con’ certato complimento )

Ros. ( a Cario ) È Cebi v'ha ditto che io amo a sto signore?

Cri. Voi stessa...ed è perciò che non avendo cuore di spiegarvi, mi avete impegnato in questo affare; per conseguenza, trattandosi di ma’ trimonio, di buon grado ho accettato l’incarico. (a Pul.) Atei.. ( gli suggerisce alle spalle ) ( Possa... ) ( restano parlando fra -.loro )

Ros. ( piano a Carlo ) ( Chisto è no sbaglio: io ntennefa parlare de vuje. j

Car. ( Non mi sono ingannato; profittiamo dell’equivoco per favorire la nostra corrispondenza e fingete o’amar Pulcinella, )

Ros. ( io faccio tutto chello che buje volite. ) ( a Pul. ) Nzomma?

Pul. ( Crisò, sciòseemé. ) ( esegue in 'caricatura il saluto insegnatogli da Crisostomo, poi principia la deelamazione) Possa... pos-sa... (dàlie Crisò.)

( alle spalle e sottovoce) ( Possa prò... ) ul- Possa prò...