Paggena:Altavilla - Lo mbruoglio pe na tabbacchera.djvu/68

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Tra. (a’Pul’) Tu che diavolo hai fatto?

Pul. (replicando le ìstesse parole) Lo poncio mm’ha dato la lettera...« L’amo» la Voglio bene e là foglio sposa. >

Tra. Bisogna venire in chiaro di questo inviluppo. Di’. Rosolia?

SCÈNA XIII.,

Rosolia f indi Carlo e detti.

Ros. Che volite?

Tra. Avete avùto mai pensiero per me?

Ros. Vuje che ddicite?

Tra. Parlate Uberamente..

Ros. Io non capesco.

Tra. Capite qualche cosa...

Ros. Ma Io nomaiioativo...

Tra. Il nominativo è quello che io voglio conoscere. Ho inteso soltanto queste parole dal labbro di Emilia. (parlano sotto voce)

Car. (wW uscire si arresta, osservando che Trambellino parla con tanta segretezza alla sua bella) Che vuol dire ciò?

Ros. (a Tra.) Replicate n’auta vota sti pparole, io uon V’aggio capilo.

Tra. (replica a voce alta le parole proffe. rite da Emilia) « Mia cara ed amabile Rosolia. Voi mi %vele ferito il cuore, ed io sono pronto a sposarvi...

Car. (si fa avanti dirigendosi al suo amico) Ah falso! ardito! temerario! Così rispondi ai doveri deir amicizia? tradirmi iu simil guisa? E tu, perversa donnicciuoia! cosi accetti le mie premure? Ora, ora condurrò qui colui che mi ha parlato della /na persona, ed in sua presenza dirò i miei sentimenti. Perfida l ingannatrice! (via)