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Paggena:Altavilla - Li ttre epoche.djvu/44

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jPul. Gnorst, e ffacette a meae.

Lui. Voi dunque siete fratello del segretario?

Pul. Già,fraiello cousanguinico, e Ciglio legittima* to in ottava generazione.

Lui. Cbe confusione! figlio o fratello?

Pul. 0 figlio o fratello lo stesso sanco è.

Lui. Voi cbe affastellate? io non capisco.

Pul. Cbeste so ccosie che non ce premono: ozonima tiene li 30dacate?

Lui. Ve l’ho detto poco fa.

Pul. Dinto a na vorzella, o dinto a cquacche coarluscella? ■ v

Lui. Legati nel fazzoletto.

Pul., Che bella rroba è sta resta cbe tlenfe néuòllo.

Lui. Etdi stoffe.

Pul. E de stoppa! do; cca ne’ è lo capo de can» navo curto co la seta nzertata a spavo dup’« pio. ( tastando la roba verso la saccoccia ’ dice tra sè ) ( Cca tene là mbrumma.) ( resta parlando sotto voce con Luigia )

SCENA vin.

Un servo, Mariklla, quindi Antoniho,

" • in ultimo Pangrazio.

Servo ( introducendo Mariella furtivamente dalla comune (Fosse chillo?) (indica Pul. )

Mar. Goorsi. ( via il seìvo ) M’hanno ditto buono abbascio ca isso era venuto cca ncoppa: tene na vestd de cammera ncuollo e sta assettato vicino a céhetla figliola! Chisto chè mbruoglio è?

Pul. (tra sè) (Io mo comm’aggio da la p’avè iti 30 ducale!} Tu ftìtàmaretata?

Lui. Oioò, sono nubile.