Xuigi e Pulcinella si presentano con gran sussiego, seguiti da un Vetturino: le loro vesfa menta dovranno èssere decentissime; il primo perchè finge un rinomato professore; il secondo un suo valentissimo compagno.
Lui. (rimproverando il vetturino) Siete bifolchi 1
Pul. (c. s.) Siete assassini!
Lui. Nemici della vostra fortuna.
Pul. Amici della vostra miseria*
Vet. Accellenzia, vuje dicite buono; ma ìq voglia essere pagato.
Pul. Pagato, pagato! e si nomina questo vicàbilo all’ EE. nostre? Bada bene sfelenzone, che i professori di magnam scienziazio quia con*’ tracta medicinam in foracchiamentum, si rispettono, capisci?
Vet. Io non perdo lo rispetto, ma voglio essere pagato.
Lui. Perciò questa mane non hai mandato il solito cocchio... melenso!
Pul. Perciò questa mane non hai mandatoli solito carocchio... sfelensol
Lui. Stolto! infingardo!
Pul. Stuorto! nfilalardo!
Vet. Ma io...
Lui. Zitto. Il dottor Tricchitrafruvolimbommistrutt, si vergogna di parlar con gente così rozza e venale. A voi (a Pul.) dottor Torotoccottòmbimbambom, pagate costui e dategli tutti luigi.
Pul. Eccomi, signor collega (finge di metter la