Paggena:Altavilla - La folla pe lu ppane francese.djvu/21

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— Side’ primi modisti; lingua scorbutica si, ma per vestire dà legge.

Ale. (entrando) Il mio più che eterno rispetto al signor D. Girolamo.

Gir. Perdonate se non sono composto, poiché • • •

Ale. Aùzi, sta più che benissimo.

Pan. (Dalle, e comme li ghietta.)

Ale. L’ora del Boudon è alle dodici antipomeridiane.

Pan. (Bù!)

Ale. (fissa gli occhi a Pang. e Ciomma) Possibile! un simile spettacolo nel 1839! Cospetto! in vece del progredimento si va all* indietramento! Il cavalier Girolamo Carcassa, discendente dai duchi Marmittatoij, commette una simile...una simile sfregiaturità alla moda presente! Oh vergogna! oh disonore! oh paccaro sociviale!

Pan. (a Girolamo) Ne eh’ è succiesso?

Cio. Che bonora è slato f

Gir. D. Alessio, che vuol dir tanta sorpresa?

Ale. (tirandolo a se) Defraulatorio del corpo galantesco!... e come: in casa di un modista, nell’epica che scorre presentamente, si smicciano due corniole nate allorquando 6i pian leggio il pioppo a Forcella... ma appurandosi ciò, come, come potrete entrare più nel caffè <T Italia? come potete cavalcare a cavallo per la luminosissima riviera di Piaga?

Gir. (Avete ragione.) (mortificatissimo, e guardando con disprezzo Pang. e Ciomma.)

Pan. Ccà pozzo appura eh’ è succiesso?

Ale. (come sopra) (Voi che siete un trenta novi?' sta! e se il bondon lo appura non sarete e spolsato? questi sono due medaglie di que tempi peroccolosi.. »