Paggena:Altavilla - Duje figlie gruosse e uno piccerillo.djvu/75

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Lor. Dunque questo patrimonio è beo Mio; passiamo ora all’esempio della moralità. (a Rai.) Se non isdegriate darete subito conto ad ua giudice ideile vostre sobrie azioni, èd egli v’accorderà in compenso un agiatissimo criminale. ’,

Rai. Ah!..'

Pul. Sia fatta la volontà de laCieio;e oche lo ddice a ffà mo nce lo ppierde.

Bar. Assassino! seminar tanto veleno nel mio cuore!

Lor. Siete ora contento? volete restituirmi il titolo di zio d’ Errichetta-, o pure...

Bar. No, no...

Lor. Volete prestar più fiducia al vostro perfido segretario? invece ringraziate questo brav’uomo; (indica Anselmo) egli, è stato l’ autore dello sviluppo di quésto imbroglio 9 e... -. Ans. Aggio fatto lo dovere mio ’ e nnient- auto.

Bar. Si... si... sono in mezzo all’amicizia, all’amore, alla tranquillità, e piango, piango per consolazione. Abbraccio mia móglie, abbraccio i miei figli!..(a Lore) E a te giovane virtuoso...

Lor. Sarebbe mestieri d’ apcòrdarmi il nome di figlio... la vostra Martellaé contenta di...

Bar. Basta; per me è doppia fortuna, per te? (a Mari.)

Mar. Non serve a rrisponnere rnde so cchiù cche contenta.

Pul. E io nne so scontento, scontentissimo.

Lor. Perchè?

Pul. Cornine a ccompagne affezionate, nclavimino senape spartute li ddis'grazie e li piacire assieme: mo tu te nzure, e io a cchi mme sposo?