Paggena:Altavilla - Duje figlie gruosse e uno piccerillo.djvu/72

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SGENA ULTIMA.

Bahohe, E&hichbyta indi tutti gli altri attoria concerto’'

Bar. Signora moglie, venite; Vè persona Che desider’ parimi. “ Err. Non è possibile; io...

Bar. (con tuono) Tacete, osservate tutto, e poi «eittiretela mia inviolabile decisione. (apre là porta a dritta óve ha rinterrato Pan’, gratto) Uscite ’ itóoite.

Gia. (comparisce)Per Pultima volta Tassate che ve bacio la mano, (inginocchiandosi a dritta del Bàrom)

Mar. Compatite si nciavimmo pigliata st1 ardire! (prostrandosi a sinistra del suddetto)

Bar. Che! I! chi vi ha qui introdotto?

Lor. (recandosi innanzi) U turcimanno degK amori di vostra moglie. (indicando sè stes• So)

Bar. E perchè-?

Lor. Pel’ dirvi ehe^siete un assassino.

Bar. Io assassino!

Lor. Noti f ha dubbio, perchè avete avuto òtiore d’ abbandonare i due vostri Agli e lasciarli senza raez» di sussistenza.

Bar. Che dite Voi? hanno avuto sempre il loro alimento.

Gia. Cioè, otto mise fà va bene, tna doppo...

Err. Tacete, il vostro assegno mensHe non mai vi si è tolto.

Gia. Signora mia vuje pazziàte, questa lettera è stata l'ultima prova dell’affezione paterna. (mostra la lettera del 1.° atto)

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