Lor. Come! 1« anche conosci questa buona gente? dunque sarai contenta Che Marietta sia consorte di tuo fratello?
Gra. Veramente? viva 1q fàccia joja! Non se po nnegà ca mme si ffràte. T’’è ppiaciuto, sempe la sempricità, la bontà, e...
Pul. E la porposità,
Ans. Oh 1 signore mieje, scusate mo si ve spezzo, perchè l’affare è dde conseguenzia trattannose d’annore.
Lor. Onore! come.
Ans. Mo che na me ne so beuuto aggio trovato D. Carlo, F amico ntrinseeo de li patrune mieje, e ssapenno ca io veneva a itrovà a bbuje mm’ ha dato na lettera segretamente, dicènnome — saccio che sei un buon uomo; perciò t'affido sta lettera: dalla mo proprio a Lorenzo, l'amico mio; e assicurale che cchel10 che ddice la lettera noi! aggio avutó io coraggio de dircelo nfaccia! — (consegnandoli 11 foglio)
Lor. Cóspietto! là cosa dev’essere rilevante! (apre e legge) « Signore /ogni mortale /allorché « si pente di un fallo è degno di perdono. « Sono stato introdotto dai segretario in casa « di vostra nipote per guadagnarne il cuo« re. Mi sono ingannato perchè ho da lei « ricevuto una risposta degna del suo ono« revole carattere. L’ipocrita del segretario, « a mìo credere, deve anch’egli nutrir senli« menti d’amore verso la sua padrona giac« chè ha meditato una terrìbile ed ineyita« bile rovina. Voi siete stato colui che tia « salvata la mia vita; per cui sono in ob« bligo di palesarvi il tutto trattandosi della « vostra famiglia. Quest’oggi dovrà essere