Paggena:Altavilla - Duje figlie gruosse e uno piccerillo.djvu/42

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Sor. tti coog rttulo con voi. Avete upa pigra gar' bata, giovane bastantemente » statua’ regolare, ardito simpatico...

Ptti. (« £oiv.) (Chisto Che te sta cacoianao Io passapiKortQ?)

Bar. Replico,mi coogratolo di cuore oonvoi, ed ho il piacere di stringervi pelle mie braccia col dichiararmi mostro sviscerato parente.

Zar. fSe kiWA fisooomia?’è omogenea, la «Qstr4’; céro barone., la è del parila rite. Seozacooi

ptimeoti, chiaramente, osservo che il rostro

volto è ^la uomo.

Pul. Uomo neutro, ntennìmmoce.

Lor. E se qualche circostanza mi ba obbligato a formare un giudizio temerario pria di veder-' vi, ora, scorgendo il rostro volto, j»i disinganno, ed i miei sospetti si rivolgono piuttosto a persona che vi affianca, (guardando Erri.) e che...

Bar. Come! io non capisco?..

Lor. M’intenderete tra pQpo. Intanto badiamo ad abbraòci&rci, e darvi ceptò baci.

Pài. E d ite-rooito bene; cento baci a voi, ’ alla signora...

Bar. Piano, piano. Voi non /entrate a...

Pul. ’ Perdonatemi, intento di tribulare le morbidezze ziésche alla nipote de io aio;

Lor. (piano a Puh) (Tribulare! si dkéiwbtrtare;)

Pul. (Nna cappa nciaggio mancato, è ccosa de niente.)

Bar. Óh bella! chi è questo martufo?

Lor. Ah, ah, ah! è il m^O più stretto amico; di portamento ordinario sì ’ ma è fornito d’ un onore semplice è nobile nellp stessò, tempo.

Bar. Nobile! ^ ^

Pul. Certo, nobile; un cuore £ome Al^pstrp.