prenda eeensi«amtnte) CfceJH esévostra «ad rigira! essa vosira persèoltficc! Corpo d? uà caoaoaei vowei m qaesl® punto...
Gra. Che cosa « state? (« Marietta)•
Mar. E io che ssaeoie?
Pul. (a Lor.) Che li accado?
Lor. No «. non conviene»., debbo £’’ fetlir.. Ah poveri giovani! la vostra seièfljttra ditaqne è. temuta dalle manidi lei... di lei \\\(eo»tutt» cuora) Oh i sentite; se colora vi hèàw abbandonati è qui Lorènso- per voi;s’> la mia rifa, le mie sostasse son vostre, to, i’non la-cedoanessuoo’ mi rido di tutti • fi accordo la mia total protestano»’»
Gia. Ma ch’ é stato? (a Pul.), jpul. E cchi nne sape niente!.: „
Lòr. (pasteggiando e parlando floridi sè) P«secutriee, tiranna!.. e noff ricòrdi n tuo w» li8simo nascere?.. non rammenti lo stato tuo , primiero?.. come hai cuore di opprimere, di... ma ino, ma'no: (ad entrambi) giuro al Giri», wl no» «affile piò infelici e... AJlons! risolviamo sn due piedi. (a Marietta) Dimmi ragazza, ti va a genio la mia
• fisonomia? guarda, non sono Btorpio, ho 32 anni... via... senza cerimonie,mi accetteresti per consorte?..'
Cta, Vuje dicite addaverol Ab! cche puraate essere benedillo!'
Mar. E v»orrissevt danne lo piacere...
Lor. Basta così. Questa è ia mano in parai’, di matrimonio, (a Jjfar.) Spòsa, addio. (® ^y Cognato, ci rivedremo, (uscendo) Fani, fatti
o non ciarle... fatti, e facciamo mostra «1 mondo che siamo tempre uomini. (triQ