ed abitano una casa propria. Preveggo però cbé la lezione avrà ben presto tèrmine a causa di climateriche finanze... basta, staremo a vedere.
S G E N A II.
Mknichikllo con vivanda e detti.
Men. (canticchia dal di dentro)
Egli è spettro E dal pirdono Una pirola A mme non fissa...
Cav. Misericordia! che spropositi!...
Mon. Ma come si pòssono dire tante bestialità!
Gel. E volete voi pretendere da un uomo rozzo?..
Mon. Oh! si comprende benissimo, ma non posso però negare che la sua conoscenza di tante musiche sublimi forma stupore.
Cav. Non è meraviglia: egli ogni sera che si dà spettacolo al teatro massimo, immancabilmente si conduce in sesta fila 9 gusta lo spartito ed il giorno vegnente quasi con precisione, porge le melodiose cantilene.
Gel. Oltre poi, suona la chitarra, canta barcarole napolitane; in somma...
Mon. Ho capito: è un complesso armonico.
Gel. Ah, ah, ah! non posso dimenticare il motivo della Linda; spropositi di nuova specie!
Mon. Eccolo: invitatelo ad un pezzo tragico.
Men. (si presenta con tuono scherzevole) Accellenzia, eccovi un fricassè alla Lion con