SCENA ULTIMA
Monsieur Manesill, indi Carminella vestita con eleganza, infine Romualdo, e detti.
Mon. Signor D. Antoni no, ho ben ragione di dolermi con voi: come! vi siete qui presentato col basso cantante, senza darvi carico che io vi seguiva con la prima dònna buffa; par che questa sia mancanza di civiltà.
Carm. (dal di dentro) Per dove, per dove maestro?
Men. (tra sè) (Misericordia! la voce de Carmenella!) (per entrar dentro è nascondersi)
Cav. (lo trattiene) Fermatevi, bisogna essere presente alla nostra querela; voi siete un cantante e dovete garentire la professione. Venite, venite signora Susetta, la baronessa permette.
Carm. (presentandosi) Felice notte a questa compitissima mandra.
Pop. (a Pan.) (Mandra!)
Pan. (E ssia co ssalute!)
Ans. (Ncià pigliato pe ppuorce!)
Pul. (tra sè) (Carmenella la trattorera! mo faccio la generale digestione!)
Carm. (fissando Gia.) Che vedo! voi qui! ah impresario sforcato! e che credi ai trattare con gli artifagli, o co li seavalcamontagne? hai che fare con professori conosciuti, tratti con madama Susetta Misipipì... (a Popa) Signora, dovete scusarmi se esco dalla mia eruquazione... perchè io