testimone... che io poi...non me lo tengo. Vedrete che bella sorpresa... Dice, ma che cos’è? Non lo sò!
Gaetano — (Chisto è miezo pazzo!) (ad Antonio), Avvocà c'è tempo assai?
Antonio — È affare di pochi altri minuti.
Gaetano — A proposito, Sig. Avvocato, vi dovrei dire una cosa (alzandosi).
Antonio — A me? Eccomi (s’alza e viene avanti).
Gaetano — Ecco qua... (passando a destra con Antonio).
Felice — D. Gaetà, addò jate?
Gaetano — Debbo dire una cosa a l’avvocato.
Felice — Ma uscite fuori?
Gaetano — Nonsignore quà.
Felice — Lloco mmocca?
Gaetano — Che?
Felice — Lloco mmocca?
Gaetano — Chi mmocca! Quà mmocca?
Felice — Dico, non uscite fuori, ve state ccà?
Gaetano — Sissignore.
Felice — Mmocca lloco?
Gaetano — Comme?
Felice — Lloco mmocca, mmocca ccà?
Gaetano — Lloco mmocca’ mmocca lloco, mmocca ccà. Che modo ’e parlà tene chisto.
Felice — Insomma, non uscite fuori?
Gaetano — Nonsignore, sto quà.
Felice — Ah! Mbè.
Gaetano — Avvocà, sentite, vediamo d’accomodare st'affare mio con mia moglie.
Antonio — Perchè, di che si tratta? (Felice mettendosi in mezzo ai due per sentire).
Gaetano (lo guarda un poco, e fa ancora qualche passo a d.). — Dunque avvocà, ve stava pregando... (Felice c. s.). Oh! ma insomma che educazione è questa? Vulite sentì ’e fatte mieje a buoncunto.
Felice — No, addò, io sto quà, sto passeggiando.
Gaetano — State passeggiando? (impaziente).
Antonio — D. Felì, abbiate pazienza, mi sta parlando di un affare serio.
Felice — E fate (va a sedersi).
Gaetano — Dunque, avvocà, ve steva pregando... Vedete d’accomodare st’affare mio con mia moglie... Quella, sono 15 giorni che mi à lasciato, e se n’è andata dai parenti suoi... se vo dividere assolutamente da me, me vo fa la causa.
Antonio — E perchè?