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Paggena:'O Scarfalietto - Eduardo Scarpetta.djvu/46

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atto terzo

testimone... che io poi...non me lo tengo. Vedrete che bella sorpresa... Dice, ma che cos’è? Non lo sò!

Gaetano — (Chisto è miezo pazzo!) (ad Antonio), Avvocà c'è tempo assai?

Antonio — È affare di pochi altri minuti.

Gaetano — A proposito, Sig. Avvocato, vi dovrei dire una cosa (alzandosi).

Antonio — A me? Eccomi (s’alza e viene avanti).

Gaetano — Ecco qua... (passando a destra con Antonio).

Felice — D. Gaetà, addò jate?

Gaetano — Debbo dire una cosa a l’avvocato.

Felice — Ma uscite fuori?

Gaetano — Nonsignore quà.

Felice — Lloco mmocca?

Gaetano — Che?

Felice — Lloco mmocca?

Gaetano — Chi mmocca! Quà mmocca?

Felice — Dico, non uscite fuori, ve state ccà?

Gaetano — Sissignore.

Felice — Mmocca lloco?

Gaetano — Comme?

Felice — Lloco mmocca, mmocca ccà?

Gaetano — Lloco mmocca’ mmocca lloco, mmocca ccà. Che modo ’e parlà tene chisto.

Felice — Insomma, non uscite fuori?

Gaetano — Nonsignore, sto quà.

Felice — Ah! Mbè.

Gaetano — Avvocà, sentite, vediamo d’accomodare st'affare mio con mia moglie.

Antonio — Perchè, di che si tratta? (Felice mettendosi in mezzo ai due per sentire).

Gaetano (lo guarda un poco, e fa ancora qualche passo a d.). — Dunque avvocà, ve stava pregando... (Felice c. s.). Oh! ma insomma che educazione è questa? Vulite sentì ’e fatte mieje a buoncunto.

Felice — No, addò, io sto quà, sto passeggiando.

Gaetano — State passeggiando? (impaziente).

Antonio — D. Felì, abbiate pazienza, mi sta parlando di un affare serio.

Felice — E fate (va a sedersi).

Gaetano — Dunque, avvocà, ve steva pregando... Vedete d’accomodare st’affare mio con mia moglie... Quella, sono 15 giorni che mi à lasciato, e se n’è andata dai parenti suoi... se vo dividere assolutamente da me, me vo fa la causa.

Antonio — E perchè?