Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/375

'A Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chesta paggena è stata leggiuta du' vote e mo è fernuta.
369
atto secondo

Michelina

’Onn’Assù, io ’a chiudo ’a porta?...

Assunta

Chiude, chiude.

(Tutte le stiratrici escono. La porta si chiude. Si sente per un po’ il loro chiacchierio fuori e qualche risata. Poi silenzio).

SCENA TERZA


Assunta e Donn'Emilia

Assunta si volta verso la porta; lentamente le si appressa e la rinserra meglio. Ritorna sul davanti, lenta: s’accosta al tavolo e si appoggia ad esso col fianco destro e vi posa la mano destra. Resta pensosa, con gli occhi fisi nel vuoto.

Donn’Emilia è seduta a destra dello spettatore, davanti al comò. Anche lei pare che mediti, triste, con gli occhi a terra e tentennando il capo e lisciando il manicotto. A un momento leva lo sguardo e guarda Assunta. Costei se ne avvede, si copre gli occhi con le mani e singhiozza piano.

Donn'Emilia

’Onn’Assù?...

Assunta

(non le risponde; non la guarda. Scuote dall’alto in basso la testa. È commossa: si piega, quasi).