Federigo
Aggio che fa. V’auguro che tutto riesca bene.
Sgueglia
Eh, caro ’on Federigo! Stammo mmano a Dio. Buone cose anche a voi.
(Federigo si scosta dal tavolo di Sgueglia, si volta verso l’arcata a destra e vi s’incammina. Passa davanti a Assunta, senza guardarla, lento. Assunta ha gli occhi altrove, ma appena Federigo è passato li leva e lo segue con gli occhi. Federigo sta quasi per raggiungere l’arcata. Assunta si leva).
Assunta
Psst!
Federigo
(si volta. S’è arrestato. Pare sorpreso. Si punta la mano in petto)
A me?
Assunta
Sentite.
(S’è scostata dalla tavola di Torelli. Don Federigo torna, lento, accostandosele. La scena segue fra i due brevemente con parole rapide, quasi sottovoce).
Assunta
Vuie... poco primmo... mm’avite ditto ca ’o putiveve fa restà a Napule...