SCENA DECIMA
Assunta, barcollante, s’appoggia con la mano allo spigolo della tavola di Torelli. Ernestina la guarda, in silenzio. Don Federigo finge di leggere un giornale che Sgueglia ha sul tavolo.
Donn'Emilia
(accostandosi a Assunta)
C’ha ditto ca nn’ ’o manneno fora?
Assunta
(fa segno di sì, con gli occhi e col capo, come atterrita)
Donn'Emilia
Sentite... io mo scennarria pe sapé si è overo, ma nun mme voglio ncuntrà c’ ’a mamma. Chella m’ha visto parlà cu vuie... (vedendo che Assunta non le dà retta e rimane come a meditare, con gli occhi fissi) Ma vedite!... Me dispiace proprio... (lentamente si allontana per raggiungere Tina, in fondo).
Federigo
(a donn’Emilia, sulle mosse di andare via anche lui)
Donn’Emì, ve ne venite? Io me ne vado...
(Assunta si volta e lo guarda, irresoluta. Lentamente si rimette a sedere).