Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/341

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atto primo

Federigo

Grazie ’e che?

Assunta

(sorridendo, amara, ironica e dominandosi) Grazie, grazie... Sperammo ca resta a Napule.

(siede al tavolo di Torelli).

Federigo

(fa un gesto di disappunto. Poi, freddamente, con indifferenza)

Come volete.

Torelli

(tra se, rimettendosi a scrivere)

(Palla corta!)

(Federigo si rimette a sedere alla tavola di Sgueglia, che è come assorto e si tiene la testa fra le mani. Di volta in volta e sottocchi Federigo guarda Assunta, che pare non voglia incontrarsi col suo sguardo. Donn’Emilia, Tina e Pesce discorrono più in fondo).

Federigo

(scherzando con un quadrello che è sul tavolo di Sgueglia, a costui) Che se dice, ’on Diodà?