Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/166

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'o voto

Cristina

(picchiando col sasso, disperatamente)

Arapite!... Arapite!...

(Una voce femminile dalla mala casa, mentre una donna s’affaccia di sotto alla persianella).

Chi è?

Cristina

(fremente, decisa)

So’ io! So’ Cristina! ’A capuana!

La donna alla finestra

Uh! È Cristina! Crestinella!... Saglie! Saglie!

(Sparisce. La porta si spalanca).

Cristina s’arretra, inorridita. Poi fa un passo verso la porta, si trascina quasi, cade quasi in ginocchio sui gradini che precedono la porticella. Si copre la faccia. S’ode il suo singhiozzo. Finalmente, a tentori, ella entra. La porta si richiude, sbattendo.

Marianna la cieca resta impiedi, tremante, muta, nel silenzio, sotto il Crocefisso.

Nel lontano un romore di canti che a poco a poco muore.


Cade lentamente la tela.