Amalia
(arrivando in fretta dal vicolo. Anch’ella è vestita a festa e ha una rosa nei capelli, gli orecchini di perle e il crespo giallo nelle spalle. È raggiante)
Cca’ stammo nuie!
Donna Rosa
Ebbiva ’onna Amalia! Gue’! È stata ’e parola!
Amalia
E nuie simmo sempe ’e parola!... (Vede Cristina. Seccata e ironica) Uh! Bonasera, bella figlio’!...
Cristina
(la guarda, trasognata, senza rispondere)
Donna Rosa
(afferrando donn’Amalia pel braccio e spingendola nella tintoria) Favurite! Favurite!... (V’entra con lei).
(Lontano romore di tamburelli e di trombette. Il romore caratteristico di tutti gli altri istromenti di Piedigrotta. Voci e canti che s’avvicinano).
Annetiello
(dal vicolo, facendo schioccar la frusta)
’Onna Ro’!... Ccà simmo leste!... (Tintinnio de’ campanelli dei cavalli. Daccapo la frusta schiocca).