Paggena:Teatro - Menotti Bianchi.djvu/490

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SCENA V.


detti e Fortunato.


Fortunato


(Viene da sotto l'angiporto. Trascina un cavalletto; sul quale appoggia i finimenti del cavallo, per lucidarli. Al cafettiere). Nu poco 'e cafè.

Faraone


Avite fenuto 'e strigliè?

Fortunato


(Barbero) Pecchè? Ve devo fastidio?

Faraone


A me? E chi so' io? Iese mmiezo 'e lettere d''a santacroce. (Una pausa). Cannetella, 'a vedite? (indicandola).

Caffettiere


(Porgendo a Fortunato la tazza colma di caffè) È servito 'on Furtunato.

Fortunato

(Prende la tazza colma e lancia un soldo al caffettiere, il quale la raccoglie a volo. Sorbendo il caffè, ha un movimento di disgusto). E chesto è tuosseco!