Prima che si levi il sipario, la sala del teatro si oscura.
Durante questo breve intervallo, dall'interno squillano festosamente i sonagli, scalpitano i cavalli che partono per la festa di Montevergine, schioccano le fruste, e scoppiano con fragore assordante i petardi.
Il sipario si leva sulla via della Marina, là dove sorge l'angiporto Sbranno, volgarmente denominato «'A Sciscia».
Sotto l'arco dell'angiporto, in fondo, nell'oscurità, una porta ferrata, con chiodi alla romana, che dà nello stallazzo di Furtunato; a sinistra, un'immagine della Madonna del Carmine, dinanzi alla quale arde una lampada votiva, fiocamente. Sul davanti, che dà sulla via, a sinistra dell'arco, il basso di Cannetella, a destra un carrettino a mano.
È un'alba di estate. La via è deserta.
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