Paggena:Teatro - Menotti Bianchi.djvu/198

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Canto del Carcerato


Ah, quant'è bello lu murire acciso,
mmocc' a la porta de la nnammurata!
L'anema se ne saglie 'n paraviso,
e 'o cuorpo se lu chiagne la scasata!...


SCENA X.


Una donna e una fanciulla


(A metà del canto, passa una donna vestita di nero imbacuccata in uno scialle nero; conduce per mano una bambina vestita a lutto. Guarda verso la «sala di riconoscimento», si segna ed affretta il passo. Il carcerato riprende il canto malinconico).

Canto del Carcerato


Ah, quant'è bello lu murire acciso,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

(La tela cala lentamente durante il canto).
Napoli 15-16 Marzo 1891.