Paggena:Teatro - Libero Bovio.djvu/39

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UN ATTO


SCENA III.

GERETIELLO SANTACROCE, NUNZIELLO E «LA TRIBÙ» DI LORENZO

Fa il suo ingresso il garzone del cantiniere, tutto tronfio nella sua bella divisa da bersagliere: — gli occhi vivi ed intelligenti brillano sotto il cappello piumato. Lo segue NUNZIELLO, il ragazzetto rossiccio ed ebete, che ride, ride, e nello spasimo della risata, barcolla, trema e si agita. Nunziello reca un ”piretto d'asprino„. I due personaggi animano d'un tratto la scena. Il primo saluto, cordiale e rumoroso, Geretiello lo riceve da Amalia che ha aperto l'uscio di entrata…

AMALIA

(di dentro)

E chi ti conosce più?!… Nero che sembri un moro e grascio che… (ride e strilla)

ROSINA

(gridando)

Chi è?…

NUNZIELLO

(ride forte, con la sua risata di ebete, a cui fa eco la piena e maschia risata di Geretiello.)

AMALIA

(venendo fuori)

E indovinate…