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TERZO ATTO
la piccina si desta, e spalanca gli occhi, atterrita. Non profferisce parola. Leva le piccole braccia in alto, e prende a singhiozzar forte).
Passa, in fondo, un monello, agitando un bengala, che, per un attimo, illumina della sua luce rossa il piccolo ambiente, immerso, quasi, nelle tenebre.
UNA VOCE LONTANA
Sparate!… Sparate!…
— Dalla via giungon voci e risate —
SCENA V.
DE MURO, GIGANTE, MANCINI, GIANFRANCO, SCHETTINI.
(irrompono gai e un po' brilli nella piccola casa dolorosa)
DE MURO
(entra, col bavero del paletot alzato e il cappello
sulla nuca:)
Mammà, mammà, il colpo è fatto! Sono guarito! Io sposo le figlie di don Ciccio.
MANCINI
(ridendo)
Tutte e tre?
DE MURO
Tutte e tre.
GIANFRANCO
E a Gigante?