Paggena:Teatro - Libero Bovio.djvu/136

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'O PRUFESSORE

MATTIA

(va lentamente verso Nunziatina che cerca dominarsi, la fissa a lungo, — poi fissa Luigino che si fa vento con un giornale: il suo sguardo è quello di un giudice istruttore — Fa per prendere il foglio sul quale Nunziatina ha scarabocchiato de’ nomi, l’un sotto l’altro, — ma questa, più sollecita, vi si curva su, per impedirgli che se ne impadronisca.)

NUNZIATINA

(allontanando Mattia con le mani, e ridendo:)

No… no… no…

MATTIA

(con la caparbietà di un bambino, — facendole violenza:)

Lascia… Lascia… E perchè non lasci?

NUNZIATINA

E pecchè no…

LUIGINO

(addossato alla parete di fondo, accendendo una sigaretta, con una carta aria di superiorità:)

Pressò, penzate a’ salute!… Nun ce sta scritto niente.

MATTIA

(gli rivolge un’occhiata sprezzante, — poi scoppia a ridere nervosamente.)