MAMMINA è rimasta n*l mr/to *ki butto, gli (m « In sbarrali I* n <-«denti, immobile. Adesso tutti ••
- (inflettano dalle dii* donne.
TOTONNO Bona nuttata, "Cient’i".
ROSARIO
Facite ’a vuluntà c Dio, che v' aggi* a di'...
I l RESA
Mammilù, «ora, chillo preia p’ ’a «ciorta toia...
(Un mormorio d' assentimento, e il piccolo gruppo va via;.
SCENA 8/
Nunziata e Mammela.
tNunziata rientra col patto strascicante. le mani giunte, gii occhi •I cielo. Fuori, qualche saluto fra i vicini; il rumore di un baaao c he ti chiude. Il lumicino del cavolaio è ipento, il (anale all’ angolo del vicolo proietta dinanzi al baro, una debole luce. La vecchia tira fuori una coroncina pel ' Roaario * e ti rìcantocaa preno il letticciuoloj.
NUNZIATA
Sia fatta ’a vuluntà d* ’a Madonna I Nzerra ’o vascio bell’ ve mamma*
MAMMELA è come ebetita. S'avvia verso l'uscio per chiuderlo. Ma è come attratta a guardare fuori. Li, a pochi passi. Peppino s’è sfracellato al suolo. Qualche cosa le si para dinanzi: è una luce, è un ombra ? Chi si I Ella ni è soffocata. Indietreggia folle di terrore e si raggomitola presso la mamma, stringendosi alle ginocchia di lei, balbettando paurosamente:
Oi ina... Oi ma...
(Fuori la voce echeggia ancora come un lamento: Peppaidi...)
Cala la tela.