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Paggena:Teatro - Ernesto Murolo.djvu/123

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Signorine

AMALIA

Eh f Lui le ricama.

BATTISTA Per carità, io non so far niente.

ALBERTO

’A vi’ ’a modestia, ’a vi’?... (Agli stianti) Vecchio filodrammatico...

BATTISTA

Allievo della buon’anima di Marroccelli !...

AMALIA

Compà, quacche poesia de donn’Anseimo Tartaglia.

BATTISTA dandole uno sguardo bieco.

No... Quelle, no. lo conosco roba classica.

AMALIA

Che peccato 1 Me ricordo, I’ anno passato, all’ " Erdorado Luci B quanta resate me faceva fa' chillu figliulo eh’ ’e ddiceva...

ALBERTO sottovoce a Battista.

Ma che c’ entra ’o figliulo cu’ bbuie (Forte) Cavaliè,

una cosa a vostro gusto (Agli altri) Preso (Fa cenno di sedere. Tutti seggono nel modo seguente. Sitino ed Jllftedo presso il piano. Sul divano: Ciociò, Concetta ed Amalia. Su due sedie vicine: Immacolatina ed JtHilio. Immediatamente dopo, su due altre sedie: Ida ed Alberto).

BATTISTA

Signori miei protesto. Io sono, come si dice: un amar teur (Come per «pieghe) dilettante. Ma non mi faccio mai

pregare.