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Paggena:Teatro - Aniello Costagliola.djvu/151

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LE PARTI:

Michele Auriemma «tagliamonte».
Carmela.
Cenzeniello.
Sciurillo.
Ninuccio Cantalupo, «tagliamonte».
Fantasia.
Stefano agnusdei, « 'o nzipeto ».
Stella « 'a serpentina ».
Le voci dell'alba.


Allo «Scudillo», in Napoli: oggi.

Michele Auriemma: tagliamonte. Trentacinque anni. Capigliatura bionda; barba bionda, alla nazzarena; rughe delle labbra profondissime; colorito pallido; grandi occhi neri. Ha poca cura della sua persona: veste disordinatamente.
Carmela, moglie di Michele. Ventisette anni. Capellli neri; occhi neri, vivacissimi. Il volto pallido e floscio, le cavità degli occhi, le rughe delle labbra pronunziate rivelano in lei la donna insoddisfatta. Sensibilissima, impresionabile. Indole buona.
Ninuccio Cantalupo: tagliamonte. Trentadue anni. Un popolano forte e simpatico: nera e folta la capigliatura a riccioli, baffettini neri, statura alta, ampie spalle, largo petto. Scrupulosamente ricercato negli abiti. Porta all'occhiello un garofano rosso.
Fantasia. Età imprecisabile. Alto, allampanato, scheletrico, e un po' curvo. Chioma grigia, a zazzera, rada alle tempie. Volto pelato e zigomi sporgenti. Occhi mobilissimi, indagatori. Sorride sempre, pur uando è triste; e d'una breve risatina asmatica comenta la sua serena fisonomia di rassegnato. Ha voce grave e lenta. Veste la cocolla del domenicano.