Vai al contenuto

Paggena:Teatro - Achille Torelli.djvu/86

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.
— 72 —

CX fosse? — soggiungeva il prete: — Per ora promettetevi... E poi, poi... lasciate fare alla Madonna!.... Tu, pel primo, andiamo, Donato: da figliuolo timorato c soldato d’onore, t’impegni di sposare mia nipote Filomena Ciniglia? Si? e datevi là mano.’ questa è una benedizione in acconto!

— E io — si fece» avanti a dir Gennarino —• da devoto di quella bella Mamma di Picdigrotta e da soldato d’onore, prometto che, se torno, appena scendo al Molo, corro qui, e sposo Teresina... Tu che cognome hai?

— Son figlia della Madonna — balbettò lei mortificata; abbassando lo sguardo.

— E dove vuoi trovarla una mamma più bella?! — soggiunse subito lui.

E così Gennarino si trovò tra i cinquecento di Dogali; e fu propriamente quello, che, incitato a gridar Viva l’Italia! rispt>se, napoletanamente stoico: Gridiamolo pure, ma sempre pochi saremo! — Caduto degli ultimi, per una lanciata che gli ruppe la clavicola, fu creduto morto dagli abissini; e riacquistò poi

i sensi alle zannate di una iena, che cominciava ad assaggiargli un polpaccio. Ma lui, con quello aspetto di fraticello allam Ranato, aveva il sopravvivolo (i selle spiriti del gatto. dicono a apoli) e fu fortunato di poterla raccontare. Più fortunato di lui, Donato riguadagnò i galloni di foriere, a Saati, e s’ebbe poi

il grado di ufficiale di complemento, dopo la campagna. E così Donato con le spalline, e Gennarino con in petto la medaglia al valore (era scritto che dovesse essere un eroe!) menarono le ragazze all’altare.

E lo Zio Prete ebbe la prima consolazione di maritarli lui, c l’altra non meno grande, di veder assicurati i proprii comodi. Egli era cosi, e. se vi piace un prete più ideale, dirò come di Bortolo: fabbricatevelo voi.

La Filomena, poi, coi frutti della sua dote, rilevò un ben avviato fondaco di panni, nel quale Gennarino, che l’aveva intonata troppo alta a fare il calligrafo, s’acconciò a servire da scritturale.

Intanto Batticola, che non era schizzinoso, anzi aveva per massima che porco pulito non fu mai grasso, era riuscito a sposare la Francesca; ma lei però scese dall’altare gemendo fra sè:

Il mio sospiro era lui! Cioè Gennarino. — Impinguata da parere una luna in quinta decima, ebbe due figliuoli ad un parto, dopo solo sei mesi di matrimonio...

Anche la Teresina, due volte di seguito, diede a luce due gemelli... Di modo che Portogallino, indicando l’aspetto smunto e compunto di Gennarino, si morse le labbra dicendo: Quel San Luigi Gonzaga!.... Va a fidarli dell’apparenze!

ACHILLE TORELLI