Paggena:Teatro - Achille Torelli.djvu/60

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fosso andata pe] suo Donato, lo richiamò a continuare: — Dunque? Dite! presto!

— Dunque, non so come, ma io, che per moto istintivo, tentavo solo di non farmi dare una coltellata mi son trovato d’aver disarmato Cieeillo senza avvedermene e d’averlo ferito col suo stesso coltello!

— Ferito?! — esclamarono tutti stupefatti.

— E il più bello è che Tore si è messo in capo che ho but’ tato a terra il eoltello per fare uno sfoggio di bravura; cioè per vedermela senz’arma contro il mio avversario armato!

— E, infatti, chi può credere che uno sia tantG bestia dn buttar via il eoltello per difendersi con le mani? — osservò Portogallino.

— Che so io? — rispose l’altro con una sequela di spallate: — So che eon le mani mi è riuscito di fermargli le mani... Quando mai ho avuto amicizia col coltello io?

— Ma Donalo? Donato? — domandò Filomena smaniando.

— Allora — continuò Gennarino senza darle retta — Tore che non e, eomc si vuole un uomo il quale campa di liti, en|r« in mezzo e dice’. «Basta mo! Si è stabilito che vi sareste tirati a mosca: il sangue à scorso l’onore è soddisfatto, e mo datevi

il bacio della conciliazione; cosi voglio!»

— Grazie a Dio! — sospirò Teresina e Filomena con lei, che la teneva per mano.

— E sapete ehe quando Tore dice: «Così voglio!» non e’c uomo al mondo elle s’attenti di opporsi! Nè Ciccillo si è opposto; ma solo, ha voluto mettere un patto alla pace: «Gennarino — ha detto lui — deve dare la sua parola di non stare più attorno a mia cugina Teresina, perchè lui non si guadagna nemmeno di ehe comprarsi un sigaro, e può farle perdere qualche buon partito, come, per esempio, il figlio dello Scampaforehe. .. »

— Non lo voglio! non lo voglio! Non voglio sentirlo manco a nominare! — strillò come un’aquila la ragazza; e si volse come a rifugiarsi tra le braccia della Filomena, mandando di su e giù il capo, con un muso tanto lungo a conferma dello ostinato diniego.

C’è Zio Prete, c’è Zio Prete per te! — la confortò Filomena carezzandola.

— «Quel palmo d’uomo» — continuò Gennarino ripetendo le parole di Ciccillo e accennando a sè stesso: — Mi ha chiamato palmo d’uomo!...

— E sei qualche altra cosa? — uscì a dirgli Portogallino eon un: Puh! di disprezzo.

— E se io sono un palmo, tu poi chie sei? un pollice?

E subito il prete sbuffando e# 1® ragazze strillando entrarono di mezzo per rimetter pace incitando il giovane a continuare: — Dunque!... Finitela!... Avanti! — E lui concluse che