Paggena:Storia vecchia - Assassina - Pergolesi - Carlo Netti 1914.djvu/311

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Note

l’espressione propria di questa maniera di passare il tempo. Si giocava in quasi tutte le famiglie; uomini e donne; con eguale passione. Special mente preferiti dai nobili erano: il gioco dei dadi, il Faraone, ossia Bassetta, il Baccarà.

(13) "Napoli 8 Giugno 1734 — Sin dalla passata settimana giunse qui da Roma l’Eminentissimo Sig. Cardinale Acquaviva, che fu accolto da Sua Maestà con molta stima.

("La Gazzetta Napoletana")

(14) Nel 1715, era principe di Cariati Scipione Spinelli, che in prime nozze aveva sposato Maria Emmanuela d’Esil, e sposò poi, in seconde nozze, Maria Rosa Caracciolo di Martina. Dal primo matrimonio ebbe una sola figliuola: Anna Maria, di cui s’ignora la sorte;…." (B. Croce "Leggende Napoletane"). Ora, è questa Anna Maria la stessa Maria Spinelli? Il Florino ricorda nel suo Cenno storico sulla scuola musicale di Napoli, la leggenda amorosa; ma nessuna traccia se ne ha negli scritti e documenti del tempo.

(15) "Parmi tous les musiciens" — scriveva il De Brosses, nel 1739 — "mon auter d’affection est le Pergolesi. Oh! le joli génie simple et naturel! On ne peut pas écrire avec plus de facilité, de grace et de gout".

(16) Il Ghezzi, famoso caricaturista contemporaneo del Pergolesi, dice nelle sue memorie: — "Maggio 1734. L’Ill. Duca di Matalona e Duchessa fecero fare una Musica spaventosa in S. Lorenzo in Lucina con tutti Musici e Violini di Roma, la quale musica fù (sic) fatta dal Maestro di Cappella chiamato Pergolese, il quale sta al servizio del Principe di Stigliano et è stato fatto venire da Napoli