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Paggena:Storia vecchia - Assassina - Pergolesi - Carlo Netti 1914.djvu/278

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Pergolesi

di certe purezze senza offenderle… (s’inchina) Serva umilissima di vossignoria, (fa per andare)

Pergolesi

(la chiama pentito) Laura?

Laura

(si ferma, volta il capo)

Pergolesi

Siete in collera con me? (si sforza di sorridere) Se sapeste quanto male mi fa questa gente! La loro cattiveria m’esaspera… Non mi serberete rancore, è vero?

Laura

(con uno slancio improvviso, ridendo freneamente) Ah… ah… ah… Ma neanche per sogno! Del rancore pel mio illustre autore?! E poi… (si guarda intorno circospetta, abbassa la voce) Agl’innamorati si perdona tutto…

Pergolesi

No, Laura, non insistete, ve ne prego! Un libello anonimo è stato messo in giro, proprio in questi giorni… Certo, i miei nemici, non avrebbero potuto colpire meglio! Ma di me non m’importa, vi giuro. M’importa che si profani il nome di quella creatura e che soprattutto si creda a qualche mio basso interesse.