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Paggena:Poesie motti e pensieri.djvu/40

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Nel millenovecento mi trovai,
per affari, a Firenze, ed una sera,
una fanciulla pallida incontrai,
che mi fissò, con una strana cera;
allor pensai: se tanto seria sta,
'Na figliola romantica sarà!

Lei camminava e camminavo anch’io,
e per un’ ora la seguii correndo:
ma dove andrà, quando si ferma, oh Dio
or più non posso e perditor mi rendo!
Che sarà forse, per fortuna mia
'Na criatura sperduta per la via?

La fermo finalmente e dico: "A noi,
bella ragazza, non ne posso più,
ditemi, per pietà, chi siete voi?"
E quella mi rispose: "E chi sei tu?"
"Sono purtroppo un uomo disperato,
che v’ama e che vuol’essere riamato!"

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