Paggena:Poesie - Salvatore di Giacomo.djvu/417

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note

Furono raccolti per la prima volta nel volumetto : Sonetti, Napoli, Tocco. 1884; e ristampati in appendice a Zi ’ munacella, Napoli, Pierro, 1888, e a ’O funneco verde. 2. ediz., ivi, 1891.
p*g. 9. Dispi elio.
• li Quartiere » : li chiama così la parte di Napoli che è tra
na Toledo e il presente Corto Vittorio Emanuele nella quale erano
nel secolo XVI e XVII acquartierate le milizie spaf>nuole.
pac- IO. La serenata.
« La Vecana •: carcere poito nell’antico Castel Capuano, dove
poi furono trasportati i Infunali («la corte del vicario »).
Nella prima ed., a questo sonetto seguiva la nota: « Sanno tutti
per le bocche dei monellucci e degli sbarazzini il ritornello della
prima terzina; ma il fatto non sanno che è una vendetta assai
strana. Angelaré fu un Angelo Rega, sbirro, e perseguitò la piccola mala vita di due quartieri infimi napoletani. Arrestato lui. mi
pare, per fatti sconci di donnacce e ruberie in cui si trovò impegolato, fu messo in carcere alla Vicaria. Ne seppero quei tali sbarazzini perseguitati; e sotto alla finestra sua, passando con chitarre
e mandolini come per andare a svegliare le amanti, intonarono un
ntornello , il quale colpì il carcerato peggio d’ un ceffone. Dicesi
che per averlo parecchie volte dovuto sentire , egli ne impazzì.
Certo, il ritornello non viene da nessuna leggenda; un fatto c’ è
dal quale deriva ».
pag. 13. S/re gio.
« sfregio » è a Napoli la vendetta degli innamorati gelosi, che
con colpi dì rasoio o di altra arma da taglio deturpano il volto delle
loro donne.
« Sanità »: regione di Napoli sottoposta alla collina di Capodimonte, detta così dalla chiesa e convento di S. Maria della Sanità.