Nic. Figlia mia, non mi sento pia le costole, e tutto per il tuo cervello balzalo.
Fior.Cosa dite caro padre, posso anzi assicurarvi che sono una donna di spirito, e che so badare ai fatti miei, e per darvene una pruova mi pregio presentarvi il Barone Prezzemolo, il quale m’ha offerto la sua mano.
Ol.E cinquecetìtomila scudi aggiungete; spero che il signore non troverà d’opporsi.
Nic. Ma io ho dato già una parola, e potrei compromettermi.
Fior.Non mi parlate di mio cugino che non amo e non accetterò mai per marito. Scriverete subito e vostra sorella che io sono già maritata e che suo figlio pensi a trovarsi un’altra moglie.
Ol.Posso assicurarvi che nessuno si lagnerà, quando saprassi che la di lei figlia e sposa dei Barone Prezzemolo.
Pul.Te pare, è la mogliera de lo Pelrosino, se trattasse de la vasenicola...
Ol.Zitto!;avvicinandosi a lui e togliendosi il cappello) altrimenti... (lazzi)
Pul.Mamma bella! (trema)
Ol.Zitto! (con forza)
TuttiChe cosa è?
Pul.E che... chillo... (vorrebbe parlare, ma Olao con lo sguardo lo magnetizza io... mannaggia a l’arma de mammeta quant’è brutto!
Tifiti Ma... (01. c. s.)
Pul.(c. s.) Niente, è che chillo signore m’ha mostrato i suoi titoli di nobiltà.
Ol.Che non sono pochi! E guai a chi volesse contrastarlo, ho spada e polso fermo per farmi rispettare (guardando il Mar. ed Asd.). Non sembrerei ardito se pregassi il signore di aver ^ l’onore accompagnarmi con sua figlia in casa?
Fior.(al padre) Lo voglio.