Vai al contenuto

Paggena:Oláo - Luigi Campesi.djvu/37

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.
— 34 —

Nic. Figlia mia, non mi sento pia le costole, e tutto per il tuo cervello balzalo.

Fior.Cosa dite caro padre, posso anzi assicurarvi che sono una donna di spirito, e che so badare ai fatti miei, e per darvene una pruova mi pregio presentarvi il Barone Prezzemolo, il quale m’ha offerto la sua mano.

Ol.E cinquecetìtomila scudi aggiungete; spero che il signore non troverà d’opporsi.

Nic. Ma io ho dato già una parola, e potrei compromettermi.

Fior.Non mi parlate di mio cugino che non amo e non accetterò mai per marito. Scriverete subito e vostra sorella che io sono già maritata e che suo figlio pensi a trovarsi un’altra moglie.

Ol.Posso assicurarvi che nessuno si lagnerà, quando saprassi che la di lei figlia e sposa dei Barone Prezzemolo.

Pul.Te pare, è la mogliera de lo Pelrosino, se trattasse de la vasenicola...

Ol.Zitto!;avvicinandosi a lui e togliendosi il cappello) altrimenti... (lazzi)

Pul.Mamma bella! (trema)

Ol.Zitto! (con forza)

TuttiChe cosa è?

Pul.E che... chillo... (vorrebbe parlare, ma Olao con lo sguardo lo magnetizza io... mannaggia a l’arma de mammeta quant’è brutto!

Tifiti Ma... (01. c. s.)

Pul.(c. s.) Niente, è che chillo signore m’ha mostrato i suoi titoli di nobiltà.

Ol.Che non sono pochi! E guai a chi volesse contrastarlo, ho spada e polso fermo per farmi rispettare (guardando il Mar. ed Asd.). Non sembrerei ardito se pregassi il signore di aver ^ l’onore accompagnarmi con sua figlia in casa?

Fior.(al padre) Lo voglio.