Pros.(con furia) Vanne d’abisso, furia crudele,
Ti sfido all’aspra ria tenzone,
La mia possanza sarà fedele,
Il debil sesso trionferà.
Se tu d’astuzia t’armi e combatti,
Pronta al cimento mi troverai,
Ben poi vedremo compiuti i fatti,
Chi di noi due la vincerà.
Ol.Ti sfido all’aspra ria tenzone,
Noi proveremo chi ha più possanza, Stanne pur certa I’occasione,
D’arinientarti io colpirò.
D’estrema possa son rivestito Il maschio sesso corro a salvare,
Il tuo crudele vedrò avvilito,
E tutto a Pluto il guiderò.
(batte un piede a terra e via)
Pros.E dunque sarà vero, ch’io cosi avvilita deggio rimanere, ah no, se tu Olào nel mondo corri a far vendetta degli uomini, io medesima mi recherò colà a vendicare le donne.
Scena li.
Pluto, Demoni e detta
Plut.Cos’è, sposa, che sola e mesta ne restate?
Pros.E ne ignorate la causa? Derisa, avvilita, si cerca di far schiavo il mio sesso, e pretendete per dippiù che sia giuliva e lieta?
Plut.(ironico) Ah! non vale tal cosa l’importanza che le date.
Pros.Lo scherno all’insulto! Ah! trema anche tu, Plutone, vedremo chi ha più possanza, (si sente forte detonazione, stupore in tutti)
Plut.Cos’è mai questo insolito rumore che turba il tenebroso regno?