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Paggena:Nuove poesie e prosa in dialetto materano - Francesco Festa.djvu/46

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AImen se il ben dei sudditi corcassero, Se con buone maniere comandassero, So le leggi facessero da savi, Dirci lor bravi. Se mostrassero al popolo buon cuore, Se per farti e per le scienze un vero amore, 12 vivi affetti, d’onorevol storia Avrebber gloria. Ma invece fanno a chi le fa più belle, Il mondo par la torre di Babelle, Non commctton che stragi ed uccisioni, Oh ! che birboni ! ltubano a più non posso, e poi fan guerra, Scavano le prigioni sotto terra, Innalzano teatri e insicm patiboli; Chiese c prostriboli; E poi chi n*è l'autor? se senti i frati, È Dio che li castiga dei peccati; Tutto s'addossa sulle spalle mie, Anche le spie: £ il popolo ignorante, oppresso e gramo Va dicendo che il popolo non amo, £ bestemmia, e mi manca di rispetto: Se mi ci metto lo cho creai, può dirsi, in un momento La terra, il mare e tutto il Armamento E che credei di far facendo l’uomo Un galantuomo; Che mi detti persino la premura Di porre al suo servizio la natura, Mi veggo in modo tal rimunerato! 0 mondo ingrato!