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Paggena:No turco napolitano.djvu/17

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15
atto primo
Pasquale — Sono pronte, domani sarà servito! Sempre che il Deputato mi dà un ordine, io mi credo troppo onorato.
Felice — Lui mi disse che voi avevate bisogno di un Segretario, e ha creduto di preferire me.
Pasquale — Bravissimo. Che età avete?
Felice — 32 anni e quattro mesi. Sono stato 10 anni in Ravel a Napoli...
Michele — Faciveve li sacicce? (lazzi).
Felice — Dunque sono stato 10 anni con Ravel, poi me ne sono andato perchè non mi voleva aumentare, da Ravel stesso, vi potete informare io chi sono.
Pasquale — Non c’e bisogno d informazioni, vi conosce il deputato e basta.
Felice — Questa è la lettera di presentazione, (la da).
Pasquale — (la prende) — Accomodatevi. Michè va dà na mano a Luigi ad arapì chelli fìcosecche, avite ntiso che lo deputato li bo, agge pacienza.
Michele — Sissignore. Eccomi quà. (Mo che steva a lo meglio, mo me n’aggio da ì) (cerca scusa a Felice, lo saluta ed entra a sinistra 1a porta).
Felice — (Ma che è no brello chiuso!).
Pasquale — (apre la lettera e legge)-—«Caro Pasquale. Il porgitore della presente è il giovine che ti proposi, egli fa per il tuo negozio, è di buonissimi costumi, educato, istruito, e senza pretenzioni, puoi benissimo affidargli tutti gli affari tuoi, perchè è un giovine di sperimentata fiducia, e fedele come un cane. Debbo dirti però, che è molto disgraziato... (Pasquale lo guarda da capo a piedi) Egli non lo vuol far sapere a nessuno. A me però ha confessato tutto. Fino all’età di 15 anni, è stato guardiano di un Arem in Costantinopoli. Voglialo bene perchè se lo merita. Ti saluto. Tuo aff.mo Cardi.» Bravissimo, la lettera parla molto bene di voi.
Felice — Grazie, è bontà del Deputato.
Pasquale — Io da questo momento vi prendo con me, collo stipendio di 100 lire al mese, mangiare e dormire, siete contento?
Felice — Tutto quello che fate voi, sta ben fatto.
Pasquale — Io vi metterò a parte di tutti gli affari miei, di tutti i miei segreti, e voi pure dal canto vostro, dovete confidare con me.
Felice — Oh, si capisce, sarete per me un secondo padre.
Pasquale — Io credo che voi dovete essere molto disgraziato?