nese.. (prende rosolio nell aito di bere $o<j. giunge) Alla salute de...
Mercu. Benissimo! a voi... alla salute di...
Albe. Alla salute.. dite»., sii...
Pas. Alla salute de Pascariello Carota, (beve)
Tutti. Ah, ah, ah! alia salute. (bevono)
Pas. Uh! chisto è lo cammarino de la primula donna?
Mercu Già: guarda i t»agici suppellittili.
Pas. Che bella cosa... che bella cosa 1.. uh* a pproposito, chillo cacciotticllo là pure è ito tragico?
Save. (lo prende nel camerino e lo mostra) Gnernò, chisto lf aggio du dà a lo signorina, v (figlio de la cana nosla, tene no mese, la bestia nue facette ire o IT auti duje se I’affocoje sotto.
Pas. Uh! d,immillo a mine, quatito è bellillo. io so amante de sti bestie, ine lo cresco cornili a no figlio; I accordo il nome di padre, r quanuo lene vintun’ anno ed esca de tutela te lo donco n’ aula vola.
Save. Guernò, scusate, io I aggio prommiso a oche!la signora, ilo ripone al suo sito)
Mercu. (distogliendolo) Ma che V.. applicarti a queste bambocciate!... bevi, bevi alle salute delle prime attrici tragiche, comiche, drammatiche.
Tutti. Alla salute. (bevono e precisamente Mercu. e Pas.)
Albe. D. Mercurio, avete fatta una composizione per presentarla all’ esimia signora Ristori? è la sua serata.
Mercu IVo, gliene farò una alla sua partenza.