Lore. Lmbè,.. a chi mme valle va.. (ad Alberto) Don Piriquà, stasera doppo lo liatro v aspello co lo si Nicola e la siè sbruffabel* lizze, (indicando Savena) vicino Foolaoa Melina, e Uà pò nce vedimmo li (facce noste (via)
Albe. Don Piriquacchio e Don Marmigliene a Don Alberlo Foruacrlla de’ baroni Focolajo! affé di Hacco I.... a suo tempo eli farò to nosccre chi sia il signor F »rnacella.
Save. Aergiate pacienza sIgnò... ( insinuante ) non ne parlale ccliiu, moucevò...
SCENA li.
Un caffettiere con caffè, liquori, paste di zuc* chero, oc. quindi Mercurio con fiori, ed tri ultimo Pascariello sitnilmetUo con più mazzi di fiori tra quali uno sarà nrand.ssimo.
Caffè. Signò, ccà sio io.
\rico, ( ad Alberto ) Oli oh? sio ocooiniodo mo perché?
Albe. Ma che incomodo.... D Alberlo Fornatella, de’ baroni Focolajo... alfe di Uacco.. baratta monete d’oro per passatempo. Questo è un nulla, è un atto incalcolabilissimo, via... servitevi... è un complimento che voglio offrirvi in memoria di questa sera eh è da segnarsi sii bianca pietra essendo la benefiziata della prima attrice.
Save. Comme volile vuje, chi non accetta non Mer ita se sole dicere; (prendono caffè enc ) Ne Nicò? Chiappetiello lo caoe addò sta V