Chesta paggena è stata leggiuta du' vote e mo è fernuta.
Papà mio,
... ricordi ?
Quanti anni fa , quanti anni fa scrissi questa povera cosa?
Tanti, tanti.
Rileggendola, così piena di vecchi espedienti e di mezzucci coi suoi personaggi che parlano soli in iscena, con le canzoni lontananti per la campagna non so che strano sorriso saturo di compassione mi è venuto alle labbra.
Ma l’editore, cortesemente mi sollecita, intestardito non so perchè a pubblicare queste vecchissime scene. Ed io che non so dire di no a nessuno, mai, cedo.
E vorrei dedicare a te questa fioritura infantile come primo attestato di affetto filiale, per ricordo di quel tempo passato, in cui eravamo tanto pochi (tanto pochi e tanto soli) a sognare un teatro nostro.
Consenti?
Li 20 ottobre ’911.
Gaspare