Paggena:L'avvocato Ninetta.djvu/39

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atto secondo

Giulio — Ah ! D. Alberto ? E nun ce penzate. chillo arriva comme o treno ’e Roma, sempre con due ore

di ritardo.

pBANCESCO — Anzi, Maria deve cantare na cosettina che

l’ha scritto appositamente per lei

Ninetta — Ah brava aggiungerà un’altra virtù alle tante

che tiene.

Francesco — Vi ringrazio per mia figlia, siete voi gentile che credete così.

^INETTA — Questa è la verità, Maria è una ragazza bella e virtuosa.

Cesare — (p. a. Giulio) — Ninetta se sta cumbinanno ’o presidente per le cause presenti e future.

Giulio — (c.s.) E questo è il vantaggio di un avvocato femmena, vide si ’o putimmo fa nuie.

SCENA VII

Totonno — indi Alberto poi’Totonno poi Nicola e Amalia.

Totonno — Il maestro Mozzone, (via)

Francesco — Oh ! finalmente.

Alberto — (tipo scilinguato) — Scuserete se sono un poco in litaldo, ma non è stata mia la colpa. È stato un ragazzo che mi ha fatto lotolale per teli a in mezzo alla stlada, pelchè pel scappale mi ha dato un ultone, tanto che sono stato costletto di litolnale a casa pel cambialmi, perchè eia tutto inzacchelato, cela tanta pozzanchela pel teli a che non si poteva camminale.

Giacinto — Senza lengua e va sceglienno tutte parole difficile.

Francesco — Qui tutti vi aspettavamo con impazienza

Alberto — Piima di tutto lasciatemi faie gli auguli alla mia allieva. Signolina tanti e tanti auguln felici, con plospelità ed allegrezza.

Maria — Grazie, grazie. Maestro stammatina ho dato una altra passatina alla vostra romanza.

Alberto — Eia cantevate bene ne sono sicuro.

Francesco — E allora passiamo nel salone.

Giulio — (Jn momento.

Francesco — Che c’è cchiù robba ?

Giulio — Qui si congiura.

Francesco — Pecche.

Giulio — Perchè vogliamo la promessa di poter ballare

Francesco — La sala c chella, ’o pianaforte stalla serviteve pure basta che siete in numero.

Giulio — Ah I verrà, verrà altra gente, non dubitate.