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cheste Uà dinto, annascunneìe lloco sotto, e non te movere, si non vide movere a me. (eseguono, in questo mentre la porta viene sea$~ sinata Usciere e soldati in sana.)
Use. Nessuno! Sè; (guardando) e lo governatore se piglia pureT impiccio di mandarci il sequestro, e ccà non c’è niente; basta portate.
Guardia (mentre le altre portano quei p)chi mobili via) Eh! guardate comme so belle sti segge?
Use. Sè. ( siedono ognuno ad una sedia, qui lazzi dei due buffi). Guè sò cenere, cenere, (altri lazzi, i due si alzano mentre sono per portar via le sedie perchè le altre guardie sono ritornate, i due sortono, e tirando legnate Vinseguono tutti, poi tirando a sè Nic. Giac. si precipita nelVaperto spazio).
Giac. Cielo mio, a te nfaraccomanno. (viano)
IL REGNO DEI GNOMI
Reggia sotterra; infondo le miniere dei metalli preziosi.
É notte.
Scena Vili.
Flik e Flou poi Gnomi e Minatori.
Nic. (avanzandosi dal fondo tremante)
Oje Giacomi....
Giac. (c. s.) Oje Nicoli,...
Nic. Mamma mia, è che paura!
Gi’c. Che vo dì sta cosa scura?
Nic. Io ccà tremino mmerità!
Giac. Ma che beco, ncè na fune.
. Nic. Addò stà?
Giac. Eccola ccà. (tirando la fune da & quinte sortori 4 Gnomi i quali salutano i due arrivati, U miniere in fondo si rischiarano, e vengono in