(Leoniino e Pulcinella entranonelle due porte ove sono ijineuronì, e Pascariello nella porla di mez$a)
Gior. (con involto mette prima la lesta, aldi fuorij quindi soggiunge a Pascal otto) Non c’è nnisciuoo... jesee non tremmàr, li denaro so cchiste, jammo mo a ppiglià V argenteria e ffumammoQcella...
Pascal. Nciavessero da vedè? ’
Gior. Aspetta: pe cchiù ssicurezza chiudimmo tutte li pporte.(Pascalotto va per chiudere Vuscio dello stanzino ove trovasi Pulcinella, e Giorgio s’incammina per quello. di Leon• tino; ma nel punto d eseguire la proposta azione, vengano assaliti da Leon, e Pule. che respinti dagli stesti a for za di calci, restano chiusi al di dentro dèdescritti gabinetti)
Leo. ì (facendo forza par aprire) Assassini!
Pul. J Aprite.
Pascariello comparidalla porta di mezzo con pietre) Eh ccarogoe!.. faciteve arre to...
Gior. (lo afferra e lo spinge ancora nello stanzino di Leontino)
Tom. (spia Utptto dalla porta di strada, quindi soggiunget) Mo v’ acconcio io. (rientra e chiude r uscio di delta porta)
Gior. Fuimmo Pascalotto ca simmo perze. (s’in 1 camminano, e restano delusi) Ah! la porta de strada è echi usa.
(Leontino e Pulcinella compariscono da’finestrani superiori alle porte e cercano dì uscire per quei vani, gridando) Ladri!.. ladri!..
foft’ f (dal di dentro) Chedè sto fracasso?