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Paggena:Altavilla - Pascariello e Pascalotto.djvu/44

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Fili. E QOD sei tu (stèssa la causa di tale angoscia? Allorchè tua madre ti rese consapevole d’ un tal matrimonio, non potevi mostrarti restia?

Gel. Sì... parla co ttico comme già io fosse la sposa de chillo viecchio catóne: quanta, quanta vote ir haje da sentì? Geltrude sì s’ ha dda mmarità, o Filiberto, o la morte»

Fili. Oh parola di conforto! o grata espressione che vieppiù invigorisce il mio cuore per proseguire ciò che si è concertato. Sappi amata Geltrude» che a moqoenti qui giungerà un finto maestro di bailo: egli verrà presentato dal buon Tommaso per distogliere con arte il prossimo matrimonio, ed asserire che il biscegliese sia un impostore.

Gel. Nientemeno! pur è buono che mme l’haje avvisato. (restano parlando fra loro)

Pan. (nel rendersi visibile f arresta dicendo a Marzio) (Uh! 0. Ma, no giovane parla affecchenziuso con la prossima sposella! vide che spettacolo!)

Mar. (Nelle Indie non sarebbe nulla, ma in Napoli...)

Pan. (E na specie de cannelotto.)

Fili. (osservandoli furtivamente dice sottovoce a Geltrude) (Diaschince 1 il btscegliese è in osservazione: secondami.) (immagina di prender la misura per farle un abito) Che braccio ben formato! che mano graziosa!..

Gel. Vuje pazziate?

Fili. No signora, dico la verità, siccome direbbe lo stesso qualunque sarto par mio.

Mar. f a Pang.) (È visto mo quanto è brutto