— 79 SGENA ULTIMA
Gran sala posta elegantemente con lumiera,
sedie d’ appoggio, sedie semplici ec. Nel fondo è situato un tavolino con im vistoso tappeto, col corrispondente ricapita e contratti preparati, vicino al quale è seduto Pangrazio. SU fnilmente nel fondo al lato dritto vedesiun decente riposto ed al suo fianco v'è un gran vaso di gelati. Al lato sinistro è situato l'orchestra. Carolina, Elisa, Giulio, Riparata, in compagnia d’altri invitati>sono nel massimo tripudio. Ciccio passeggia smanioso, Romualdo viene introdotto da Menichiello, quindi comparisce Pulcinella, ed in ultimo rendesi visibile Con CKTTA.
Men. a Rom. ) Favorite.
Rom. Signori. (inchinandosi)
Car. Bon suar.
Rom. (tra sè) (Cricclieccrocc sta oca!)
Rip. Signori miei perdonate, tocca a parlare no momento a mme e poi seguiteremo lo spasso. Mia figlia Elisa*., aspetta, aspetta (guar•. dando Ciccio) non me n’ era addonata I e a tte chi t’ba nvitato?
Cic. So lo zio carnale d’Elisa e ttu schiattai
Giu. Mammà, zi Ciccio, e non principiate mo.
Rip. Statte comm’haje da sta,sino fenesee male la cosa. Notà, mprìmmese facite lo matrimmonio, e ddoppo Monzù Criccheccroec vedarrà che bello regalo ha preparato mammarelJa soja p.’Elisa: non per dote, giacche li mmigliara de Monzù so assqje; ma per uà, semplice fiore, intendiamoci. A voi datevi la mano, e poi eseguirò io.