’Ale. So, via; il tempo è prezioso, per strada la ti* scorreremo.
Am. Rosina, unitevi eoa Lucrezia, ed alla va* nata di.Franceseo...
Rot. Aggio capito, aggio eapito: jate mo, Boa pentite tiempo. ( tritata Rotino per P inter no, e gli altri per la porta di strada )
SCENA III.
CMiin semplici «od relativo mobilie appartenente alla caia di Papgraxio.
Madama Rkbkcca è intenta a pettinarsi. La sua toletta è composta d’uno specchio comunt, e suppellettili corritpandenti. Alt altro lato veg~ , gonsi Pahgrazio e Tktillo che fanno conti.
fan. ( Va dicenno eh’ è spiso? ma sottovoce. )
Tot. ( Semmolòne tre equarie, sè grana. ) Pan, ( Bada: non se dice semmolooe » ma si* nailon. )
Tot. ( Sì patrò, quanno mqje lo semmolòne s’è chiammato similon f )
Po». ( Stalle zitto: so quatto juorne che (Taccio magna semmolòne a Mmadama, e ll’aggio ditto che se chiamata similon ed è una pie* tanza svinerà. )
Tot. ( E ditto che lo semmolòne è ppietanza sviz ■ sera? dimane falle magna la monezzaglia e ddì eh* è na pietanza angrese. )
Pan, ( G cquanto va a lo ruotilo sta monezzaglia r )
Tot. ( A ssette grana. )