Paggena:Altavilla - No finto casamia.djvu/74

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Mar. (c. s:) ( Cognata, lo cancaro che te ròse* ca; mariuolo I te voglio fa asci lo spirato. ) f c. a. ) Nepote mio caro caro!

Gio. t tramortito ) ( Pulicenè... )

Pul. ( Nescio. )

Ciò. (a Rae.) ( Cca che mbroglio se sta facenno?)

Rac. ( E cebi nne capisce niente!)

Servo. Signò, arriva D. Casamia e lo notaro.

Rin. Benissimo! tutt’ i nostri. D. Pangrazio, vogliamo il piacere che il signor Casamia assista anche al matrimonio di vostra figlia Clorinda. •

Pan. Sì, sì, favoriscano.

Teo. Il mio rispetto...

Pan. La mia riconoscenza; ve steva aspettanno coll* ova mpietto pe rringraziarve...

Teo. A suo tempo, a suo tempo. Ora pensate all’ effettuazione del matrimonio.

Rin. Non può aver luogo ancora, perchè manca

il cavaliere.

Pan. Manca! e non è cchisto? ( mostra Gio. )

Rin. Ah! sì, non l’ aveva osservato. ( a Gio. ) Allons 1 andate a Armare il contratto matrimoniale.

Gio. ( indeciso e senza poter profferir parola^ )

( Io mo schiaffo de faccia nterra! )

Pan. Cavaliè?.. ( invitandolo )

Rin. Signor cavaliere... su, rispondete: siete voi il cavaliere?

Pan. Cavaliè?.. ( c. s. )

Pul. ( burlandolo ) Cavaiiè, la cavalleria se nne sta fnjenno!

Pan. ( con impeto ) Cca che mbruoglio è? Cavaliè?.,

Tutti. Cavaliè!., ( c. s. )

Gio. ( cade in ginocchio tramortito ) Misericordia! compassione!