da, sé quella pappamosca si è persuasa del canto d’un fronciilo cecato qual voi siete?.. Ma?i so a dire che se amoreggiava con mecQ teco seco, amoreggiava con un professore mercuriale...
Rin. Che medica colle ricette altrui.
Pul. Se io arricetto con le; altrui ricette, ablrnsco mbrumma!..Ma mettersi eoa voi che siete uno scarfeseggia....
Riti. ( risentito ) Come!...
Pul. Si. sanno, si sanno i vostri estesissimi introiti; non sa? andate scavando 1« trattorie svincolate nei vicoli in cui giocano li fasofi a no grano lo piattiello, il bricchilà fritto a un grano il pezzo, ed il vino banconiano, ossia quello de na prubbica. Amico mio, per nostra disgrazia entràmbici siamo decapitali in Napoli.«• ci conosciamo, ci conosciamo!..
Rin. Ma...
Pul. Che mma e rama: vuò che te dico qualche altra còsa? (a bassa voce e con pieno disprezzo) Rannicchiati nel tuo ritirato ritiramento, poiché tuo padre D. Anseimo Raganelli, per la sua faudiante ricchezza, uello spetale di Taranto depositò il trombone alla natura. Addio, (via per la strada)
Rin. ( a tale nuova rimane quasi estatico pel dólore ) Che intesi? mio padre all’ ospedale!! all’ ospedale^! 1 e può darti più crucio per un tenero figlio? (resta concen■ irato al caffè )