Pul. ( Strozzare, ossia dare na focancanna; 39.)
( scrìve )
Teo. Delle mie cure dunque questo è il frutto.
Pan. ( c. s. ) ( Fruttp... frutto... )
Puh f Che ffrutle sapranno; castagne? cotogna?)
Pan. ( Che ssaccio, o cotogna, o pera spattirie. )
Pul. ( Facimmo 13, 14 e IS. )
Teo. Ma però da questo punto mi vedrai un orsp...
Pan. ( e. sf ) ( Orso... )
Pul. ( 16. )
Teo. Una tigre...
Ciò. ( Jena... )
Pul* ( Di- Lena, 7. )
Teo. Vn moncibello, un satiro, un leoné9luna furia infernale!
Gio. ( Satiro 16, leone 18, moncibello 36, furia infernale... )
Pul. ( 94: pe mmo simmo arrivate a 60 nummere: quanno fenesce sto viglietto?)
Teo. Ma il perder tempo non giova; sì, occorrono fatti e clamorosissimi fatti. Addio, signore.
Pan. ( trattenendolo ) Voi avete dato tanti numiueri; ma il ristretto, i più simpatici quali sono?.
Teo: ( straluna gli occhi e dice con piena forza)
• ll carcere, il pianto, il sangue! ( via )
Pan. Carcere 44, pianto 65, sangue IS.
Gio. Ijicco il terno deciso.
Pul. È ffatio, simmo arreccute; voglio fa no terno de 94 miUa ducate, e $mbo de meza pezza. >